Attraverso Del Noce il come i cristiani, in pandemia, abbiamo perso l'occasione, svenduto il kairòs

(Aldo Rizza) "Dal punto di vista di Del Noce non sarà più il marxismo a tenere il campo, bensì quella società opulenta (o irreligione occidentale) che è il punto terminale del processo, l’oltre il suicidio della rivoluzione. Nel commentare la posizione delnociana, Alberto Mina osserva:" “C’è una profonda coerenza tra idealismo e marxismo, tra razionalismo e nichilismo. […] Non si può optare per il razionalismo ed escludere gli esiti nichilistici in esso implicati; non per una ragione morale, ma per una necessità del pensiero. Il rifiuto della trascendenza, l’assolutizzazione della ragione inevitabilmente determinano nel tempo forme nuove di totalitarismo. ( Alberto Mina nella sua antologia delnociana: Augusto Del Noce, Verità e ragione nella storia, Rizzoli, Milano 2007) “Il pieno successo dell’ateismo si ha non già nell’attuazione storica del marxismo, ma nella società opulenta, che porta all’estremo la disumanizzazione del rappo...