Cari Amici, Domenica del fariseo e del pubblicano- Con questa Domenica entriamo nel tempo del Triodio di compunzione
Cari Amici,
la declaratoria del titolo è quasi uno stilema pastorale e teologico usuale. Mi ha incuriosito il vocabolo compunzione e ho studiato ,ma a braccio e in immediatezza, tutta la sua larghezza di significato. Percepisco sembra che l'immediatezza è meno compromessa ideologicamente della meditata riflessione. Insomma l'immediatezza è un solenne schiaffone per chi la vive e per i destinatari dello scritto.
DEFINIZIONI IMMEDIATE DI COMPUNZIONE
Atteggiamento dispiaciuto nei confronti del proprio operato, che si traduce in un'espressione silenziosamente concentrata o imbarazzata (talvolta con una sfumatura di ipocrisia
compunzióne s. f. [dal lat. tardo compunctio -onis, der. di compungĕre: v. compungere]. – Vivo dolore e pentimento, in quanto è sentito o in quanto si manifesta negli atti e nell’aspetto: lacrime di c.; il suo aspetto, senza perder d’autorità, s’atteggiò d’una c. solenne (Manzoni). Anche, atteggiamento umile, afflitto, talora ostentato e non senza ipocrisia
1. atteggiamento di dolore e pentimento: atteggiare il viso a una compunzione solenn 2. atteggiamento modesto e umile, spec. dettato da ipocrisia o falsità
Ci sono tanti modi di essere afflitti. Si può essere afflitti (appunto), angosciati, tormentati, preoccupati, crucciati, turbati. Quella del compunto è un'afflizione intima, riservata, che si può notare in piccole espressioni del volto: qualcosa lo punge. Ben diverso dalla tempesta del tormento, dall'angoscia che stringe il respiro, dalle proiezioni della preoccupazione, dall'intensità dell'afflizione, dall'ossessione del cruccio. Nella compunzione c'è qualcosa che emerge: un rimorso che affiora alle labbra, un dolore per qualcosa che si è fatto o che è passato, un pentimento serio, un pensiero malinconico, a volte il peso dell'umiltà.
Si può essere compunti nel leggere un libro che ci ha regalato una persona che non c'è più, si possono ricevere delle scuse compunte (anche se le sospettiamo ipocrite), e la severità di chi comprende una situazione difficile può trasformarsi in compunzione.
È una parola poco usata, ma ricca, versatile, eloquente, capace di cogliere e trasmettere un atteggiamento esteriore e un sentimento interiore che non è strepitoso, ma ha radici profonde.
In una significativa riflessione riscontrata al sito
http://www.vatican.va/content/osservatore-romano/it/comments/2013/documents/061q01b1.html
si evidenzia che "La compunzione non equivale al senso di colpa "
E qui l'immediatezza ha finito di riscontrare dal web.
In immediato percepisco che all'interno del senso cristiano e cristico della compunzione c'è il rischio dell'ipocrisia e del senso di colpa..quindi della falsità e della sofferenza.
Resta il quesito : Rischi o Esiti di fatto già iscritti ed ascritti?.
Temo, absit iniuria verbis e al di là di ciascuno di noi, che ecclesialmente possa solo essere un typikòn, un doverlo dire,un dovere pagare una cambiale annuale ,, come poi avverrà al Vespro del Perdono di inizio quaresima...
Negli anni '70 le compagne dei primi gruppi femministi di Palermo(ricordo con empatia,il collettivo "Maria Rosa è minorenne" ,perchè ne faceva parte quella ragazza che poi sposai o meglio mi sposò) cantando tematizzavano "Le donne sono tutte sorelle" Il che è falso,anzi...
E così,mi perdonerete cari amici,fratelli e sorelle,se penso ed ovviamente a partire da me(il che è è già elegante ipocrisia,questo dire a partire da me..) che dire "i cristiani sono tutti in fratellanza e in sorellanza" sia una dolce illusione e come tutte le illusioni,sopratutto quelle dolci, è la scenografia per coltellate e vigliaccate. E direi scenografia non periferica ma proprio fondativa.
Quindi proprio per amare e rispettare il senso cristico e cristiano della compunzione, cercherò di non essere compunto...anzi...
Saluti in cattiveria "L'elogio della cattiveria è, secondo il mio modesto parere, la base di ogni umanesimo non utopico." (Sergio Ricossa)
Un buon consiglio per il periodo del Triodion
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